USS Helena (CL-50)

USS Helena (CL-50)
L'Helena all'inizio del 1943
Descrizione generale
TipoIncrociatore leggero
ClasseSt. Louis
ProprietàUnited States Navy
IdentificazioneCL-50
CostruttoriNew York Navy Yard
CantiereNew York
Impostazione9 dicembre 1936
Varo27 agosto 1939
Entrata in servizio18 settembre 1939
Destino finaleAffondata il 6 luglio 1943 nella battaglia del Golfo di Kula
Caratteristiche generali
Dislocamento9.767 t
Stazza lorda12.207/13.327 tsl
Lunghezza185,12 m
Larghezza18,8 m
Pescaggio6,99 m
Propulsione8 caldaie Babcock & Wilcox, 4 turbine a ingranaggi a vapore Parsons/Westinghouse; 4 alberi motore (100.000 shp)
Velocità33 nodi (62 km/h)
Autonomia7.080 miglia a 15 nodi
Equipaggio868
Armamento
Armamentoalla costruzione:
  • 15 cannoni da 152  mm
  • 8 cannoni da 127 mm
  • 8 mitragliatrici pesanti da 12,7 mm
Corazzatura
  • cintura: 83 - 145 mm
  • barbette: 127 mm
  • torri: 165/32/50 mm
  • torre di comando: 57 - 127 mm
Mezzi aerei4 idrovolanti Curtiss SOC-2 Seagull
fonti citate nel corpo del testo
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Lo USS Helena (codice e numero d'identificazione CL-50) è stato un incrociatore leggero della United States Navy, appartenente alla classe St. Louis e così nominato dall'omonima città nello Stato del Montana. La sua costruzione iniziò nel dicembre 1936 ed entrò in servizio nel settembre 1939, poco dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale.

Sin da subito fu assegnato alla Flotta del Pacifico di stanza a Pearl Harbor, dove si trovava il giorno dell'attacco giapponese: colpito da un siluro, poté rientrare in azione solo nell'estate 1942, partecipando alla cruciale campagna di Guadalcanal. Tra le poche navi statunitensi all'epoca dotate di radar SG da ricerca, giocò un ruolo non indifferente nella vittoriosa battaglia di Capo Speranza (11-12 ottobre) e nella prima fase della battaglia navale di Guadalcanal (12-15 novembre) fu una delle uniche due unità della formazione statunitense a rimanere pressoché indenne. Tra il dicembre 1942 e il febbraio 1943 fu assegnato alla scorta di convogli per l'isola e, una volta finita la campagna, partecipò ad alcuni bombardamenti navali della Nuova Georgia in mano giapponese. Fece quindi parte delle forze riunite dal viceammiraglio William Halsey per sbarcare sull'isola e catturare l'aeroporto di punta Munda, coprendo in particolare l'assalto anfibio sulle coste settentrionali. Nella notte tra il 5 e il 6 luglio 1943 combatté nella battaglia del Golfo di Kula per impedire una missione del Tokyo Express; colpito in rapida successione da tre siluri, perse la prua e affondò. L'equipaggio, salvatosi per la maggior parte, rimase tuttavia sparpagliato e fu del tutto tratto in salvo solo al 16 luglio.


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